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venerdì 31 dicembre 2010

Il vero amore è nei cani vagabondi

L’altro giorno vedo un cane che mi attraversa la strada di corsa come se un fantasma lo stesse rincorrendo ma invece no, era lui a rincorrere – rincorrere l’amore negato? Scappava come una furia, yuuh io camminavo con la mia solita espressione scazzata e leggermente malinconica verso casa e me lo vedo piombarmi contro di corsa, poi mi supera e sembra che stia inseguendo l’auto che fugge nella notte di fronte a me… Una mattina ero in macchina e vedo un cane che inizia a correre come un forsennato, poco prima era passato un treruote, lui scappa più veloce del suono e ad ogni curva che faccio con la macchina, svolto da Viale Magna Grecia per raggiungere Via Cesare Battisti e lui è là che abbaia e scalpita e ulula invettive di supplichevole speranza e desiderio d’amore… Diventa palese il fatto che sia stato abbandonato o sia stato scaraventato giù da un’auto in corsa e ora cerchi disperatamente di raggiungerla e che probabilmente il fatto di raggiungerla sia diventata l’unico immortale sola ragione della sua vita nel momento in cui corre…ci sono solo le zampe che lo separano dall’asfalto, c’è solo l’asfalto che lo separa dalla sua vita e lui corre e non pensa nient’altro che a correre (anima persa nel mondo che rifugge ogni cosa perché ne ha paura) fin quando non capisco che sta rincorrendo proprio il treruote che mi era passato davanti poco prima, alla guida c’è un vecchio pescatore in canottiera sporca di caffè (riesco ad intravederla dal finestrino) con pochi capelli bianchi appassiti e pelle rugosa e umida e quel vecchio che alla vista di noi esseri umani ipocriti e senz’anima sembra essere semplicemente un “vecchio” è tutta la vita del povero piccolo speedy gonzales che corre a perdifiato più veloce della mia macchina e di quella vecchia carretta messa assieme, arrivo a 80 km orari ma poi devo fermarmi ai semafori e nel frattempo lui non è diminuito di un passo e non si è stancato ed è già arrivato… il pescatore gli accenna un movimento con la mano e con il capo, sembra dirgli “salta su vecchio mio” e quello salta davvero, spicca un balzo che si ritrova in men che non si dica sul carretto ed è salvo e Dio lo benedica per il resto dei suoi giorni…



Nella stazione di Bari c’è una scritta “Il vero amore è nei cani vagabondi” e se prima mi sembrava un’insulsa frase ipocrita e sofista di qualche punkabbestia troppo innamorato del bastardo che si porta appresso per riuscire ad apprezzare ed amare allo stesso modo i suoi simili, ora sto iniziando a pensare che sia vero… Negli occhi di ogni cane vagabondo c’è amore. Non lo stesso che intendete voi, sia chiaro – amore per la vita che conducono, amore incondizionato verso tutto ciò che è bello e anche brutto perché non importa se piace o meno ma l’importante è che faccia parte di te, è dentro di te, è la tua vita che lo costruisce e tu non puoi fare a meno di amarlo perché significa amare te stesso (e quindi gli altri, uomini, animali, alberi e quant’altro che ti rende quello che sei) perché (senza scadere in sterili questioni teologiche o filosofiche su cui i Visigoti del futuro ci pisceranno sopra) il fatto di amare quello che fa parte della tua vita significa trovare il senso vero e recondito della vita stessa… Che non è cercare il piacere incondizionato o una presunta felicità, non è rincorrere illusioni che non ci appartengono davvero, ma è apprezzare ogni singola nuvola del cielo quando ci svegliamo al mattino, è sentire nostra ogni esperienza che la vita ci riserba senza pensare che sarebbe potuto andare meglio o che vorremmo trovarci in una situazione diversa da quella che la vita richiede per noi. Questa è la sottile quanto immensa differenza tra vivere ed esistere. Il tempo a nostra disposizione è limitato e l’unico modo per non rimpiangerlo è viverlo, non contemplarlo. Lottate per provare ciò che la vita vi nasconde da qualche parte. Nessuno lo potrà fare per voi. Sognate, sognate si, ma dopo cercate di dare un senso tangibile al vostro sogno.
La vita è una commistione di due cose: la lotta per raggiungere ciò che desideriamo, e ogni singolo inconveniente incontrato durante questa lotta… Inconvenienti che, senza rendercene conto, sono ciò che rende davvero la nostra vita ciò che è e deve essere: una meravigliosa avventura. 

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